
In informatica il termine Mining indica la creazione di nuove unità di criptovaluta e la successiva conferma e registrazione su blockchain.
Deriva dall’inglese “to mine”, “estrarre”, e vuole ricordare il processo di estrazione di beni preziosi come pietre e oro.
In questo caso, però, l’estrazione avviene attraverso processi informatici di elaborazione dati finalizzati ad aggiungere un nuovo blocco a una blockchain.
Ecco come funziona:
- Risoluzione di un puzzle: Per creare un nuovo blocco e registrare le transazioni, i “minatori” devono risolvere un compito matematico molto complicato, un po’ come un rompicapo. Questo compito richiede l’uso di potenti computer e molta potenza di calcolo.
- Conferma delle transazioni: Quando un minatore risolve il compito, il blocco viene aggiunto alla blockchain e le transazioni al suo interno sono considerate confermate. Questo significa che il denaro è stato spostato con successo da un luogo all’altro.
- Ricompensa per il minatore: Come ricompensa per il loro lavoro, il minatore riceve alcune nuove monete digitali (come il Bitcoin) e spesso anche una piccola tassa da ciascuna delle transazioni nel blocco.
- Sicurezza della rete: Il mining aiuta a mantenere sicura la rete delle criptovalute. Poiché risolvere il compito richiede molto lavoro elettrico e potenza di calcolo, è molto difficile per una sola persona o gruppo controllare la rete o imbrogliare.
Il Mining è pertanto il processo di creazione di criptovalute, di registrazione delle transazioni e di mantenimento della sicurezza della rete.
Il Mining di criptovalute può essere un’attività molto competitiva e richiede investimenti significativi in hardware e un notevole consumo energetico.
Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay